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venerdì 2 gennaio 2015

Made In Carcere, un progetto di sostenibilità ambientale e sociale

Made In Carcere, un progetto di sostenibilità ambientale e sociale
Sostenibilità ambientale e sociale possono coniugarsi per la creazione di un progetto in grado di regalare nuove prospettive di vita e di permettere il recupero di materiali di scarto, restituendo ad essi un nuovo valore. E' quanto avviene grazie a Made In Carcere, una iniziativa nata all'interno di Officina Creativa, cooperativa senza scopo di lucro impegnata nella diffusione della filosofia della "seconda chance".

Una seconda importante possibilità viene infatti concessa in maniera positiva sia alle donne che si trovano nella condizione di essere recluse in un penitenziario -- con particolare riferimento alla città di Lecce -- sia alle rimanenze di tessuti accumulate dai grandi marchi della moda italiana nei magazzini delle relative aziende di produzione.

I tessuti di recupero, che si sarebbero altrimenti trasformati in rifiuti, sono oggetto di donazione da parte delle aziende di abbigliamento, al fine di contribuire alla realizzazione del progetto Made In Carcere, che prevede la creazione artigianale da parte delle detenute -- donne confinate ai margini della società, alle quali viene restituita la possibilità di apprendere una professione -- di accessori alla moda, tra cui è possibile individuare borse, custodie destinate a pc e strumenti tecnologici, porta-chiavi, braccialetti e sciarpe.

La loro realizzazione sartoriale avviene attraverso l'impiego di materiali di recupero e di tessuti riciclati e viene affidata ad un gruppo di venti detenute, assunte con regolare contratto di lavoro, che si trovano all'interno della Casa Circondariale Borgo San Nicola di Lecce. L'intero progetto è nato sulla base di scelte incentrate sull'etica e sul rispetto dell'ambiente.

La ricerca della sostenibilità ambientale è abbinata ad iniziative volte al reinserimento lavorativo e all'inclusione sociale di persone relegate ai margini, con particolare riferimento alle donne detenute. A ciò si unisce il principio dell'attenzione agli oggetti ed ai materiali dimenticati, ai quali appare necessario restituire un valore, in particolar modo al fine di evitare sprechi di risorse ed accumuli di rifiuti che non possono che ripercuotersi negativamente sul nostro pianeta.

Il progetto Made In Carcere è nato nel 2007 dall'impegno dal punto di vista sociale ed ambientale di Luciana Delle Donne, fondatrice di Officina Creativa, che per dedicarsi alle detenute ed al loro reinserimento lavorativo, attraverso l'ambito della moda sostenibile, ha rivoluzionato la propria stessa esistenza, alla ricerca dei valori che contano realmente al fine di dare vita ad un'iniziativa concreta che potesse regalare un futuro migliore alle detenute ed al territorio pugliese. 

Innovazione, senso di giustizia e buon uso del mondo si uniscono con l'obiettivo di promuovere il reinserimento definitivo nella società lavorativa e civile delle donne carcerate. Ognuna di loro si occupa di realizzare a mano o con l'ausilio di macchine da cucire, ed in base alla propria creatività personale e fantasia, accessori in grado di permettere che materiali precedentemente ritenuti di scarto, ed altrimenti destinati alle discariche, appaiano come materie prime preziose, meritevoli di essere riutilizzate e di ricevere un nuovo valore, ancora una volta nel nome della salvifica filosofia della "seconda opportunità".