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lunedì 22 febbraio 2016

Compostaggio domestico: istruzioni



Il compostaggio domestico è un processo naturale che trasforma la sostanza organica presenti nei rifiuti organici di cucina, orto e giardino in compost, cioè un prodotto utile per fertilizzare la terra.
Il compostaggio consente quindi non solo di ridurre la quantità di rifiuti avviati a smaltimento in discarica o inceneritore ma anche di ottenere un ottimo fertilizzante ecologico per il giardino o l’orto. Quello che per noi non è più utilizzabile diviene nutrimento per nuove coltivazioni. La natura procede in questo modo da sempre, non genera mai rifiuti, ciò che è rifiuto per qualcuno è nutrimento per altri, in un ciclo continuo che consente di mantener l’equilibrio e la vita.
La pratica del compostaggio domestico è uno dei modi per cercare di recuperare unrapporto equilibrato e sano con il cibo, e tramite questo con l’ambiente, per capire che tutto quello che viene gettato, che perde troppo velocemente la sua ragione d’essere, è un errore di progettazione e di realizzazione, è spreco, è perdita irrimediabile di risorse e di materia.

Come iniziare
Per cominciare basta poco, occorre dotarsi di una compostiera che può essere realizzata in casa in proprio oppure acquistata. Ad esempio chi ha un grande giardino può realizzare una cassa di compostaggio o compostiera in legno, ed esistono anche in commercio piccole compostiere da balcone; eventualmente la si costruisca ci si deve ricordare che la cosa importante è garantire una buona areazione e in tutti i casi un po’ di sole.

Cosa e come compostare
Il compost si ottiene con la fermentazione del rifiuto organico mischiato a materiale strutturante (paglia, legno tritato, ecc.) posizionando i materiali a strati; per quanto riguarda l’organico è possibile utilizzare resti di frutta e ortaggi, resti di cibi, fiori secchi, filtri di tè e caffè, gusci d’uova triturati, resti di lana, penne, capelli, erbacce (anche secche), fogliame, materiali legnosi sminuzzati (in piccole quantità), cenere di legna, carta non stampata e cartone; nel caso di immissione residui di alimenti, come carne e pesce, si deve tener presente che la fermentazione di questi può produrre cattivi odori e quindi la compostiera deve essere posizionata a distanza.
La miscela iniziale deve essere equilibrata. Il materiale da compostare deve essere formato da: 50% materiale organico (es. frutta, verdura, avanzi di cibo) e 50% verde e materiale strutturante (es. rametti, trucioli, cortecce e potature). Il materiale immesso nella compostiera deve essere miscelato. Questa operazione va fatta almeno una volta la settimana per permettere di far passare l’aria; il materiale deve essere mantenuto umido. Va aggiunta acqua, se serve, o va aggiunto cartone a pezzettini se la massa è troppo umida.





Per avere un’idea del grado di umidità corretto, basta pensare alla consistenza della terra dei boschi. Nella fermentazione, grazie al processo di attività ei batteri, si avverte un innalzamento della temperatura, che nei primi giorni arriverà fino a 40°-45°, per poi innalzarsi ulteriormente fino a 50°-60°. L’aumento della temperatura è sintomo di corretto funzionamento del processo; le alte e prolungate temperature favoriscono l’igienizzazione del rifiuto organico, con eliminazione dei germi patogeni e delle uova dei parassiti e la neutralizzazione dei semi delle piante infestanti.
In questa fase l’ossigeno gioca un ruolo fondamentale ed è per questo che è necessario rivoltare il cumulo con regolarità per miscelarlo. Il compost si ottiene già dopo 4-6 mesi e matura in 8-12 mesi; le compostiere commerciali sono costruite in modo che il prelievo del fertilizzante avvenga mediante uno sportello posto in basso in modo da prelevare agevolmente materia sufficientemente stabilizzata. È utile seguire il processo di compostaggio attraverso la misurazione di facili parametri come ad es. la temperatura. Durante un processo di compostaggio ben avviato si possono superare i 60°C. Per misurarla si può ricorrere a un termometro da terra (facendo attenzione a non romperlo) oppure molto semplicemente con una mano. Il compost semigrezzo (4-6 mesi) non è completamente maturo, contiene una grande quantità di elementi nutritivi e apporta al suolo molti organismi viventi. È indicato per tutti gli alberi e gli arbusti da frutto e gli ortaggi con forti esigenze nutritive, come cavoli, pomodori, porri, patate, sedano, rabarbaro, mais, cetrioli, zucchini e zucche.

Come utilizzare il compost ottenuto
Il compost maturo (8-12 mesi) è un terriccio nero, soffice, molto ricco di acidi umici e utile per migliorare la struttura del terreno. Può essere utilizzato anche per preparazione di terricci per le semine e per le piante in vaso, per la concimazione di ortaggi come piselli, fagioli, carote, cipolle, insalate e infine per i fiori e le piante ornamentali del giardino e per il prato.
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