Cerca nel blog

martedì 29 settembre 2015

Fontana da giardino con materiali di riciclo

Una piccola fontana è l’elemento ideale per ravvivare un giardino: oltre ad appagare la vista e rendere uno spazio verde più prezioso, il dolce suono dell’acqua ha un immediato effetto rilassante. Ma come fare per costruirne una riutilizzando materiali già disponibili in casa, sbizzarrendosi con il riciclo creativo?

Le piccole fontanelle da giardino non sono altro che un sistema a circolo continuo: tramite una pompa di ridotte dimensioni, l’acqua viene raccolta in un bacino e spinta in un percorso obbligato di tubi idraulici, per poi rovesciarsi all’esterno e quindi ritornare nella posizione originaria. Sebbene il mercato offra moltissime soluzioni pronte all’uso, realizzarne un esemplare originale ed ecologico è molto semplice. Il progetto che si andrà a illustrare è adatto a tutti, anche se richiede una media esperienza in fatto di collegamenti elettrici e messa in sicurezza dei cavi.

Fontana dal riciclo: i materiali

Per realizzare una fontana da giardino, occorre dotarsi sia di oggetti di riciclo che di altri elementi di nuovo acquisto, quali ad esempio la necessaria pompa idraulica. Fortunatamente, il prezzo di queste apparecchiature è mediamente contenuto, soprattutto per progetti di piccole estensioni. Di seguito, la lista di tutto quello che potrebbe risultare necessario:
Vasca in plastica per la raccolta dell’acqua, di dimensioni variabili a seconda dello spazio disponibile;
Pompa idraulica per fontane, con collegamento diretto alla rete elettrica oppure nell’ecologica variante fotovoltaica;
Tubi in PVC da esterno per cavi elettrici;
Tubi idraulici, di plastica o di metallo, di lunghezza e forma variabili;
Grata di metallo sufficiente per coprire la vasca, anche da recupero come vecchi piani grill o scheletri di poltrona;
Rete morbida in metallo o plastica a maglie strette, simile alle zanzariere;
Vasi, mattoni, sassi di varie forme, ghiaia, legnetti, tegole o qualsiasi altro elemento decorativo di riciclo;
Strumenti da lavoro come pala, silicone, trapano e viti, a seconda del proprio progetto.

Prima di cominciare, è utile tratteggiare su carta la bozza della struttura che si andrà a realizzare. In particolare, bisogna prestare elevata attenzione alle caratteristiche della pompa in proprio possesso, poiché determineranno la grandezza e la resistenza della fontana stessa: quanta acqua può gestire, l’immersione totale o parziale dell’apparecchio, la lunghezza massima dei condotti idraulici, le norme di sicurezza energetica. Proprio in fatto di sicurezza dell’impianto, è consigliato optare per un sistema fotovoltaico, dove la pompa è collegata a un piccolo pannello solare facilmente mimetizzabile nella vegetazione. Non essendoci allacciamento con la rete elettrica domestica, i rischi sono minori. Inoltre, le opzioni solari normalmente funzionano a un bassissimo voltaggio, già questo sufficiente per evitare spiacevoli conseguenze.

Fontana da giardino: le istruzioni

Il primo passo per costruire la struttura desiderata, è quello di scavare una buca che possa agevolmente contenere la vasca di raccolta: l’estremità superiore, infatti, sarà a livello del terreno. Il contenitore dovrà rimanere stabile nella sua posizione, quindi si riempiano gli spazi eventualmente vuoti con ghiaia o sassi. Dopodiché, si passa alla predisposizione del canale per il collegamento dei cavi: scavando a pochi centimetri dal terreno, si predispone il percorso del tubo in PVC dall’interno della vasca al luogo di collegamento alla presa o del pannello fotovoltaico. Quindi si procede alla realizzazione della fontana vera e propria, di seguito uno schema semplificato:


Schema semplificato fontana

Si parte predisponendo un letto di sassi e ghiaia sul fondo della vasca, dove verrà adagiata la pompa secondo le specifiche d’altezza e immersione del produttore. Posizionato l’apparecchio, si collega il cavo d’alimentazione fatto scorrere nel suo canale in PVC così come la prima parte dei tubi d’emissione dell’acqua, solitamente in gomma o materiali flessibili. Si prende quindi la grata e, dopo aver predisposto al centro il tubo idraulico, la si fissa direttamente sopra la vaschetta nel modo preferito, ad esempio con chiodi a “U”. Questa fungerà da struttura per agevolare la caduta dell’acqua e adagiare gli elementi di decoro. Si ricopre quindi la struttura metallica con la rete morbida a maglie strette, per evitare che la caduta dei liquidi nel bacino trascini sassolini e legnetti che potrebbero interferire con il normale funzionamento della pompa.

Completata la zona interrata e di prima superficie, si passa alla predisposizione dei decori esterni. L’idea è quella di far sgorgare l’acqua dall’estremità superiore di un oggetto di riciclo, come un’anfora, un vaso, una composizione di massi o uno scivolo di tegole: qualsiasi cosa suggerisca la fantasia. Ipotizzando si voglia utilizzare un vaso dalle forme particolari, con il trapano è necessario effettuare un foro sulla superficie inferiore per consentire il passaggio del tubo, dopodiché si riempie il vaso stesso di ghiaia o sassi per mantenere il condotto interno al centro. L’estremità finale del tubo può essere fissata anche con un colletto di silicone o colla ad alta tenuta, soprattutto se flessibile. Fatto questo, si appoggia il vaso sulla grata, verificando non solo regga, ma anche non esistano torsioni dei condotti.

Sulle parti scoperte della grata si posizionano quindi dei sassi o dei vecchi cocci, magari predisponendo qua e là dei frammenti di specchi per ricreare giochi di luce al passaggio dell’acqua. Sebbene dall’esterno la struttura in metallo non deve essere visibile, si tenga presente come gli oggetti predisposti non debbano impedire la caduta dei liquidi nella sottostante vasca di raccolta. Infine, si versa lentamente la quantità d’acqua specificata dalla pompa su questo manto di pietre e ghiaia, affinché vada a riempire il bacino interrato. Fatto questo, la fontana è pronta per essere accesa: basterà collegarla alla presa di corrente o all’apposito pannello fotovoltaico.
Embed This